Avendo assunto la militanza comunista come scelta di vita, l'impegno politico era per Berlinguer quasi totalizzante, assorbendo gran parte delle sue energie e del suo tempo. Tuttavia, esiste anche un Berlinguer privato, fatto di affetti familiari e personali, di antiche amicizie, di una fitta rete di relazioni, e anche di luoghi amati come la sua Sardegna, il mare e la spiaggia di Stintino. Le fotografie familiari, in particolare quelle provenienti dall'archivio del fratello Giovanni, restituiscono una dimensione affettiva intima, che riguarda la famiglia di provenienza, il legame intenso e profondo con la moglie Letizia, i rapporti altrettanto intensi e affettuosi con i figli Maria, Bianca, Marco e Laura, e infine le relazioni amicali, i giorni di vacanza vissuti coi familiari ma anche con tanti amici di vecchia data. Da segretario del partito, infine, Berlinguer fu circondato anche dall'affetto dei suoi più stretti collaboratori, da Antonio Tatò ai compagni della vigilanza di Botteghe oscure, dalla storica segretaria Anna Azzolini ai compagni della scorta: Alberto Menichelli, Lauro Righi, Dante Franceschini, Pietro Alessandrelli, Torquato "Otto" Grassi, Alberto Marani e Roberto Bertuzzi.