La "questione morale" è una delle parole chiave negli anni dell'alternativa democratica, la strategia con cui si identifica l'ultima stagione della biografia di Berlinguer. La periodizzazione più consueta fissa al 28 novembre 1980 il momento in cui il segretario del Pci si orienta definitivamente in questo senso, come reazione alle notizie sulla gestione dell'emergenza causata dal terremoto che aveva devastato l'Irpinia cinque giorni prima. I comunisti non sono gli unici a denunciare la situazione delle aree terremotate, lo aveva già fatto il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, con un messaggio alla nazione pronunciato di ritorno dai luoghi del sisma. Il cambiamento impresso da Berlinguer è annunciato nella conferenza stampa tenutasi nella sede della Federazione del Pci di Salerno. La "questione morale" diviene di fatto già da allora un tema centrale per il segretario del Pci ma a rilanciarla è soprattutto l'intervista concessa il 28 luglio 1981 a Eugenio Scalfari per «la Repubblica». In questa occasione, Berlinguer descrive una dimensione patologica della corruzione politica e accusa i partiti di governo di essere indifferenti alla separazione tra poteri pubblici e interessi privati. Si tratta di una questione politica, oltre che etica, e della rivendicazione della "diversità comunista", ma il discorso di Berlinguer è rivolto anche al Pci. L'obiettivo sotteso a questa parola d'ordine è il rilancio dei partiti di massa, che Berlinguer continua a ritenere necessari per la salute della democrazia italiana. La "questione morale" nasce dalla convinzione che la loro delegittimazione possa agevolare il successo di retoriche antipolitiche e indebolire l'assetto costituzionale. La scelta finisce per isolare i comunisti all'opposizione, per quanto anche durante l'alternativa democratica Berlinguer non rinunci a cercare alleanze con alcuni settori dei partiti di governo. L'isolamento è acuito dalla recrudescenza della guerra fredda alla fine degli anni settanta, ma anche da preclusioni interne, come indica la pregiudiziale a sfavore di future alleanze con i comunisti contenuta nel cosiddetto "preambolo" al XIV Congresso nazionale della Dc (Roma, 15 - 19 febbraio 1980). La "questione morale" acuisce lo scontro con i partiti di governo nel momento in cui Bettino Craxi viene nominato Presidente del Consiglio. Uno dei provvedimenti-bandiera del suo esecutivo, l'intervento sul meccanismo di indicizzazione dei salari al costo della vita noto come "scala mobile", divide il movimento operaio italiano. Il ricorso alla "questione morale" è ora amplificato da Berlinguer all'interno di una mobilitazione, quella comunista, che insiste sulla necessità di controllare l'inflazione non con un intervento sul costo del lavoro ma attraverso una maggiore trasparenza e un nuovo orientamento degli investimenti pubblici, eliminando la corruzione e intervenendo su sperequazioni e inefficienze.